La chirurgia laparoscopica è una modalità di accesso chirurgica che, a differenza della chirurgia tradizionale, non necessita di incisioni chirurgiche evidenti e spesso deturpanti per il paziente. Grazie a questa tecnica, infatti, attraverso 3-5 piccoli fori è possibile introdurre gli strumenti necessari per eseguire l’intervento chirurgico.
Guida
Ad oggi in urologia quasi tutti gli interventi possono essere eseguiti in laparoscopia: nefrectomia, prostatectomia, colposacropessia, plastiche del giunto ecc.
Se eseguito da chirurghi esperti, l’intervento in laparoscopia ha la stessa durata, in alcuni casi anche minore, dell’intervento chirurgico classico.
– niente cicatrici esterne;
– rischio ridotto di infezione dovuto alla contaminazione con l’ambiente e da corpi estranei;
– decorso post operatorio rapido e con scarso dolore;
Personalmente per interventi quali prostatectomia e cistectomia continuo a preferire la via di accesso tradizionale. L’incisione che si pratica in questi casi, infatti, è molto piccola; i tempi operatori vengono ottimizzati anche perché l’introduzione del robot Da Vinci, disponibile nella struttura dove opero, ha messo la laparoscopia in secondo piano.
La mia formazione laparoscopica si è svolta soprattutto presso il Dipartimento di Urologia della facoltà di medicina di Halle in Germania, sotto la guida del Prof. Fornara e del Dr. Francesco Greco.
Ho eseguito periodi di training su maiali, eseguendo numerosi interventi soprattutto di nefrectomia. Quindi ho svolto un periodo di fellowship, sempre presso la facoltà di Halle.
Presso l’U.O. di Urologia di Foggia eseguo interventi in laparoscopia soprattutto sul rene, nefrectomie radicali e semplici e per correggere il prolasso uro-genitale.